Madre ossessionata dai concorsi di bellezza riduce la figlia di 3 anni così

Sua figlia ha solo tre anni ma lei la sottopone addirittura a sedute abbronzanti prima dei concorsi di bellezza. La 26enne Lauren Jackson è così ossessionata dalla carriera di modella della figlia che da quando ha due anni gira per i saloni di bellezza del Michigan. Per la biondissima Savanna lavora un professionista del make-up che cura anche le sue acconciature. Prima di ogni gara la bimba viene sottoposta a sedute abbronzanti tanto che per lei è diventata la norma. L’abbronzatura praticamente le viene ‘spruzzata’ sul corpo mentre lei tiene braccia e gambe divaricate, poi un rullo uniforma le diverse chiazze di colore. Per il viso invece la mamma preferisce evitare che le venga spruzzato qualcosa, per paura che lo ingerisca, e quindi paga un truccatore perché uniformi il colore del corpo a quello della pelle del viso. La mamma di Savanna ha spiegato che ha deciso di sottoporla a sedute abbronzanti per non farla partire svantaggiata nei concorsi di bellezza. Una vera e propria ossessione. Spende fino a 3.000 dollari al mese per preparare la piccola – che ha già vinto diversi concorsi – ai provini. “Il mio medico mi ha assicurato che non ci sono effetti collaterali per la sua pelle – racconta Lauren – era sicuro al 100%“. Savanna ha anche un insegnante che l’allena a camminare lungo la passerella e a posare per le foto. “Savanna ama le luci della ribalta – dice la madre – credo che sia nata per stare sul palco“.

* Fonte pianetamamma

LUDOPATIA

Sintomi e segni

Le persone affette da ludopatia presentano comportamenti e atteggiamenti peculiari:

- sono molto presi da pensieri riguardanti il gioco d’azzardo, ripensano spesso a esperienza di gioco e di scommesse passate, programmano nuove giocate e cercano di trovare il modo di procurarsi denaro per andare a giocare

- hanno bisogno di aumentare sempre più la posta per eccitarsi (esattamente come avviene per le droghe)

- anche se cercano più volte di controllarsi, ridurre o abbandonare l’abitudine al gioco d’azzardo, non ci riescono

- tutte le volte che cercano di controllarsi e di resistere all’impulso di cedere a una scommessa o al gioco d’azzardo, diventano estremamente irascibili e nervosi

- considerano il gioco d’azzardo un modo per sfuggire ai problemi o per trovare sollievo a disturbi dell’umore (es. sentimenti di impotenza, di colpa, ansia e depressione)

- dopo aver perso soldi con le scommesse o il gioco d’azzardo tendono a tornare sui propri passi per rifarsi (inseguono le loro perdite)

- mentono costantemente alla propria famiglia, al medico (psicologo), agli altri per nascondere fino a che punto sono coinvolti nel gioco d’azzardo

- per trovare i soldi per il gioco d’azzardo, spesso ricorrono ad azioni illecite (falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita)

- a causa del gioco d’azzardo queste persone arrivano a mettere in pericolo o a compromettere relazioni importanti, il lavoro, opportunità scolastiche o di carriera

- possono trovarsi costrette a chiedere aiuto agli altri (amici o familiari) per trovare il denaro necessario per far fronte a situazioni finanziarie disperate, causate dal gioco d’azzardo.

Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV) basta che siano presenti almeno 5 di questi comportamenti perché si possa parlare di ludopatia.

fonte :MINISTERO DELLA SALUTE

http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=60&area=Disturbi_psichici

LA GUIDA CONTRO IL PHISHING

E' in aumento esponenziale la truffa online chiamata "phishing". Ce lo dicono anche i nostri affezionati lettori, che ci segnalano come il proprio indirizzo di posta elettronica sia bersagliato da richieste quotidiane di sedicenti banche e istituti di credito che chiedono via mail alcuni dati e codici personali, necessari "per aggiornamento programmato del software al fine di migliorare la qualità dei servizi bancari", o per altri fantasiosi motivi.

Non ci cadete, si tratta sempre di una truffa! Nessuna banca o istituto vi chiederebbe mai i codici personali attraverso una richiesta via e-mail. Mai. Le banche contattano i loro clienti direttamente, in particolare modo per queste operazioni riservate. Quello che può generare disorientamento nell'utente che riceve questi messaggi è la apparente autenticità dell'azienda che richiede i dati. Nel tempo gli sciacalli del web hanno affinato le loro armi: grafica accattivante, loghi ufficiali di aziende e istituzioni, messaggi efficaci e scritti in buon italiano o in altre lingue, cortesia e semplicità possono fare pensare di non essere vittime di un raggiro. Negli ultimi tempi inoltre i truffatori hanno perfezionato il loro metodo di "pesca": per essere più credibili hanno dato l'assalto elettronico utilizzando come mittente il nome di banche che non erano state mai utilizzate prima. Per essere sicuri di non "cadere nella Rete", seguite questa semplice guida e leggete i nostri approfondimenti: Gli istituti bancari e le aziende serie non richiedono mai informazioni personali attraverso un messaggio di posta elettronica. L'unica circostanza in cui viene richiesto il numero della vostra carta di credito è nel corso di un acquisto su Internet che voi avete deciso di fare Non rispondete mai alle e-mail, non cliccate sul link che vi viene proposto nel messaggio. Contattate la banca che dichiara di chiedere i vostri codici personali Per accedere al sito dell'istituto di credito con il quale avete il conto online digitate l'Url direttamente nella barra dell'indirizzo del vostro browser o raggiungetelo attraverso i vostri "preferiti" o "segnalibri" della vostra rubrica Controllate spesso i movimenti del vostro conto corrente e delle vostre carte di credito o bancomat Segnalate online alla polizia postale e delle comunicazioni i sospetti usi illeciti delle vostre informazioni personali.

http://www.poliziadistato.it/articolo/748/

 

 

 

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